FAQ

Tutte le risposte alle domande frequenti.

Strumenti e attrezzature per la fisica sanitaria

Cos’è il Radon?

Il Radon è un gas radioattivo naturale incolore e inodore estremamente volatile che è presente nell'aria che respiriamo, è un gas prodotto dal radio che a sua volta è prodotto dall'uranio e che si trova in piccole quantità in tutti i tipi di terra e di roccia. Prodotto da tre nuclidi capostipiti che danno luogo a tre diverse famiglie radioattive Thorio 232, Uranio 235 e Uranio 238. Viene emesso dal suolo e può accumularsi negli spazi chiusi, come case o nei luoghi di lavoro. La quantità varia a seconda della geologia locale, si misura in "bequerels" (Bq). Un Bq corrisponde a una disintegrazione al secondo. Una concentrazione di 100 Bq/m3 significa quindi che 100 atomi si disintegrano ogni secondo in 1 m3 di materiale o ambiente in questione. Il Radon (Rn) ha numero atomico 86, peso atomico 222, massa volumica 9,73 g/dm3, punto di fusione -71 °C, punto di ebollizione -61,8 °C, stati di ossidazione 0. Scoperto nel 1900 come "emanazione" del radio, è stato isolato nel 1908 e chiamato da W.Ramsay “niton”; il nome attuale gli è stato attribuito nel 1923. Gli isotopi conosciuti sono 20; l'isotopo più importante, proviene dal radio, è il 222Rn, che ha un tempo di dimezzamento di 3,823 giorni ed è un emettitore di particelle alfa. A temperatura ambiente è un gas incolore; al di sotto del punto di congelamento è fosforescente e di color giallo diventa rosso-arancio alla temperatura dell'aria liquida.

Perche il radon è pericoloso per la salute umana?

Negli ultimi 20 anni una serie di studi internazionali ne ha messo in luce la pericolosità, tanto che l’OMS l’ha inserito nel gruppo 1 delle sostanze cancerogene (massima carcinogenicità). Si stima sia la causa del 20% dei tumori polmonari in Italia, secondo soltanto al fumo per numero di decessi causati. In natura si trova nel sottosuolo e nelle falde acquifere e , viene generato continuamente da alcune rocce terrestri e nelle rocce sedimentarie come marne, flysh ecc., può rivelarsi fortemente dannoso alla salute se in concentrazioni alte. I luoghi più comuni in cui il gas radon è contenuto sono il suolo, l'acqua ed i materiali da costruzione. Esso si sposta nel terreno per convezione o diffusione, chiaramente, perchè il radon si sposti, è necessaria una certa permeabilità del terreno, alcune caratteristiche geologiche e l'eventuale presenza di acqua. Ad esempio, un terreno ghiaioso o carsico permetterà una buona permeabilità, mentre un terreno argilloso, soprattutto se con alta umidità, potrebbe rappresentare una barriera naturale alla fuoriuscita del gas radon. E' presente in quasi tutte le regioni d'Italia, benchè per la maggior parte i livelli si trovano al di sotto di quello di soglia. Il NRPB (Ente Nazionale Protezione Radiologica Inglese) raccomanda che i livelli del Radon nelle case siano ridotti quando il livello medio supera i 200 Bequerel al metro cubo. Questa raccomandazione è promulgata dalla Unione Europea.

Come Ridurre i livelli di Radon in edifici già esistenti?

Esistono diversi metodi collaudati per ridurre i livelli del Radon nelle case già esistenti. La scelta del metodo da adoperare dipende dal livello del Radon e dal modo in cui la casa è stata costruita. A partire dal 1988, sono state emanate da diverse organizzazioni internazionali norme per la riduzione del Radon nelle case nuove. Attualmente in Italia esistono obblighi solo per i luoghi di lavoro dal decreto legislativo 241/2000 che ha modificato il Dlg 230/95. Per gli ambienti residenziali e le acque destinate ad uso potabile esistono raccomandazioni della Comunità Europea del 21 febbraio 1990: rispettivamente la 143790 E LA 928/2001. La conferenza Stato Regioni ha redatto inoltre un documento che auspica tra l'altro il controllo del Radon denominato: Linee guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati.

Cosa offre Elexind per il monitoraggio del Radon?

Da anni Elexind collabora con Gammadata AB, azienda svedese leader a livello internazionale per la strumentazione e la dosimetria per monitoraggio del Radon. Sono disponibili dosimetri passivi a traccia (CR-39), sia a breve esposizione (RAPIDOS 2..12 settimane) che per periodi standard (3..12 mesi). La strumentazione comprende invece i seguenti strumenti: Monitoraggio Radon in aria: Atmos 12 Monitoraggio Radon in suolo: Markus 10 Monitoraggio in aria ed acqua: GDM 20

Guanti per Cleanroom

Qual’è la particolarità dei KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves?

La tecnologia STERLING Glove unisce la protezione del nitrile con la sensibilità del lattice. Il processo produttivo di questi guanti aumenta la resistenza alla trazione, per incrementare ancora di più la sua funzione di barriera. Il processo consente inoltre una riduzione dello spessore del guanto, in modo tale è richiesta minor forza per distendere il materiale. Il risultato è un guanto privo di lattice, ma allo stesso tempo con la manualità e la sensibilità del lattice. In più, poiché per ogni confezione è stato aggiunto il 50% in più della quantità di guanti, l’imballaggio è ancor più ecocompatibile. Un cliente che utilizza una media di 25 confezioni al mese può risparmiare fino a una tonnellata di rifiuti all'anno.

I KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile Gloves riducono il rischio di reazioni allergiche di tipologia I dovute alle proteine del lattice?

Sì, questi guanti sono creati a partire da una formulazione priva di lattice, riducendo così il rischio di reazioni allergiche alle proteine del lattice di tipologia I.

Qual’è la durabilità e la protezione dei KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves in confronto a guanti di altri materiali (lattice, vinile, ecc.)?

La formulazione in nitrile del guanto gli fornisce un’eccellente durabilità e una barriera di protezione per situazioni a basso, medio ed elevato rischio (simile al lattice). KIMBERLY-CLARK raccomanda guanti in vinile solo nel caso di situazioni a basso rischio.

Qual'è la differenza tra i KIMTECH PURE G3 STERLING Nitrile gloves e i KIMTECH PURE G5 STERLING Nitrile gloves?

I KIMTECH PURE G3 STERLING Nitrile gloves sono raccomandati per cleanroom ISO Classe 3 (Classe 10) o di categoria superiore. I KIMTECH PURE G5 STERLING Nitrile gloves sono consigliati per cleanroom ISO Classe 5 (Classe 100) o di categoria superiore. I guanti differiscono per il loro livello di pulizia per quanto riguarda particelle, sostanze estraibili e residui non volatili.

E’ utilizzato silicone nella produzione dei KIMTECH PURE G3 e G5 STERLING Nitrile gloves?

No. Non è utilizzato silicone nella produzione di questi guanti. Infatti, i guanti non hanno livelli rintracciabili di silicone secondo il più attento metodo utilizzato al giorno d’oggi (FTIR – Fourier Transform InfraRed technology).

Com’è la resistenza alla trazione dei KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves rispetto a quella della concorrenza?

I KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves presentano una resistenza alla trazione superiore rispetto a quella della concorrenza. Ciò è dovuto al processo di fabbricazione brevettato che non solo aumenta la resistenza alla trazione del guanto, ma permette anche una riduzione in mil dello spessore, consentendo così di ottenere un guanto più resistente e più confortevole.

Qual’è l’AQL dei KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves?

L’AQL (Acceptable Quality Limit) di questi guanti è 1.5. L’AQL si riferisce alla probabilità di avere guanti difettosi (ad esempio con microforature) all’interno di un lotto. Più basso è l’AQL, minore è la probabilità di guanti difettosi. I KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves eccedono gli standard ASTM – gli standard di guanti per uso medicale – per la loro assenza di microforature e difetti critici. Gli standard ASTM sono di AQL 2.5 mentre i nostri guanti hanno AQL 1.5. Un basso AQL per i microfori è fondamentale – minore è il numero di microfori, maggiore è il livello di barriera di protezione.

I KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves sono statici-dissipativi?

Sì, i guanti sono statici-dissipativi. Entrambe la categorie di guanti sono testate con 3 diversi metodi: Resistance with the person (ANSI/ESD SP15.1-2005), Volume Resistance (ANSI/ESD STM 11.12 – 2007) e Static Decay. I KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves superano tutti e 3 i metodi di prova.

I KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING gloves hanno una buona presa?

I guanti hanno una presa molto decisa, rendendoli un’ottima scelta per i settori dei semiconduttori, schermi piatti, disc drive, farmaceutico, dispositivi medici e biotech. I guanti hanno un’eccellente presa sia sul bagnato che sull’asciutto.

I guanti Kimtech Pure G3 e G5 presentano una finitura liscia o testurizzata ?

Il guanto ha una struttura testurizzata sulle punta delle dita per aumentare la presa.

I KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves hanno un rivestimento interno chimico?

No. L’unica interazione chimica subita dai guanti è il normale processo di clorurazione che rimuove la polvere residua e le finiture in eccesso.

Quali misure sono disponibili per i KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves?

Come per la famiglia KIMTECH PURE G3 White Nitrile e G3 NxT Nitrile, i KIMTECH PURE G3 e G5 STERLING Nitrile gloves sono disponibili in 6 misure: XS, S, M, L, L+ e XL.

I guanti Kimtech Pure G3 e G5 rispettano i codici globali, cioè sono marcati CE?

Sì. I KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves sono una famiglia di prodotti globali. Questo significa che I guanti sono stati progettati con in mente requisiti a livello globale. Entrambe le famiglie di guanti sono prodotti PPE Categoria III, come classificati dalla Direttiva del Consiglio CE 89/686/EED e testati in conformità con le norme EN 420-2003. Sono inoltre prodotti in conformità al sistema di qualità ISO 9001.

Ci sono differenze nel confezionamento dei KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves rispetto ad altri guanti sul mercato?

Sì. I KIMTECH PURE G3 e G5 STERLING Nitrile gloves sono disponibili in confezioni da 250 guanti/double bag o 1.500 guanti per confezione. Il confezionamento tradizionale di guanti per cleanroom contiene 100 guanti/double bag o 1.000 guanti per confezione. Il numero superiore di guanti per confezione permette di risparmiare spazio e rifiuti.

I KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves offrono un risparmio per lo smaltimento dei rifiuti simile a quello dei Kimberly-Clark STERLING gloves?

Sì. In media, i KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves pesano meno degli altri guanti per cleanroom, garantendo comunque una resistenza alla trazione superiore dei prodotti della concorrenza. Entrambi I guanti sono confezionati con 1.500 guanti per confezione. Ciò significa che i costi per lo smaltimento dei rifiuti di guanti e di confezioni possono essere ridotti fino al 50% semplicemente passando ai KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves.

I KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves permettono di risparmiare spazio?

Sì. In media, la configurazione del confezionamento dei KIMTECH PURE G3 & G5 STERLING Nitrile gloves porta ad un risparmio di spazio del 33%. Questo significa che è possibile mantenere la stessa riserva di sicurezza di guanti che si ha al momento, liberando spazio prezioso per altri elementi critici.

Sistemi di fotosinterizzazione per elettronica stampata

Quali sistemi offre Elexind per la stampa di dispositivi e circuiti elettronici (printed electronics) ?

Per lungo tempo non è stato possibile realizzare dispositivi e circuiti su substrati flessibili a basso costo come la carta, PET e film in polietilene, poichè occorreva raggiungere temperature oltre i 160 gradi Centigradi, che tali supporti non possono sopportare. Negli ultimi anni sono stati tuttavia sviluppati e messi in commercio innovativi inchiostri conduttivi e rivestimenti contenenti nanoparticelle di metalli quali argento, oro o rame, che li rendono altamente conduttivi, una volta sinterizzati. Questi inchiostri sono utilizzabili con stampanti inkjet / screenprint che ben si adattano alla stampa su substrati come la carta, PET e film in polietilene, poichè il processo avviene a temperatura ambiente. Oggi, con la tecnologia a impulsi di UV messa appunto dalla Xenon Corp. si riesce a fotosinterizzare questi inchiostri senza danneggiare il substrato su cui sono stati depositati con un processo di stampa. Gli intensi impulsi di luce UV, con durata di qualche millisecondo, permettono di riscaldare solo gli inchiostri, rimuovendo per evaporazione il solvente, lasciando sul substrato inalterato solo il metallo sinterizzato delle nanoparticelle. Questo processo permette di sinterizzare strati conduttivi anche a partire da nanoparticelle di rame, con caratteristiche di conduttività molto elevate.

Assistenza Tecnica

Elexind ha sempre prestato attenzione al servizio di assistenza tecnica sui prodotti commercializzati e/o distribuiti.

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F.A.Q.

Dalla Cleanroom alle attrezzature per la fisica sanitaria, Elexind spiega quasi tutti i casi del settore.

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